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Scopriamo Raoul Bellanova. La lavagna tattica del nuovo esterno del Torino

Scopriamo Raoul Bellanova. La lavagna tattica del nuovo esterno del Torino

Il laterale azzurro si sta inserendo negli schemi di Juric. Ma quali sono le sue caratteristiche? In attesa di altri colpi di mercato, l’unico acquisto rilevante per il Torino, insieme a Tameze, è stato quello di Raoul Bellanova, esterno destro arrivato dal Cagliari. Juric lo ha voluto con forza – facendo sborsare a Cairo 8 […]

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Il laterale azzurro si sta inserendo negli schemi di Juric. Ma quali sono le sue caratteristiche?

In attesa di altri colpi di mercato, l’unico acquisto rilevante per il Torino, insieme a Tameze, è stato quello di Raoul Bellanova, esterno destro arrivato dal Cagliari. Juric lo ha voluto con forza – facendo sborsare a Cairo 8 milioni di euro bonus compresi – per rinforzare il pacchetto dei laterali, vera pecca del Toro nell’ultimo campionato. Ma perché la scelta è caduta proprio su Bellanova? Quali sono i suoi punti di forza? Dove può ancora migliorare? Rispondiamo insieme a tutte queste domande nel nuovo appuntamento con la lavagna tattica a cura di Francesco Bonsi. Buona lettura!

Chi è Bellanova? In luce nel Cagliari, poco spazio all’Inter, il migliore azzurro agli Europei U21

Raoul Bellanova è un quinto di centrocampo classe 2000 che nella passata stagione ha militato nell’Inter, senza però lasciare il segno: ha giocato 22 partite di cui solo 4 da titolare. La sua miglior versione l’abbiamo vista a Cagliari nella stagione 2021/2022, dove ha collezionato 31 presenze, di cui 27 da titolare, convincendo appunto i nerazzurri ad acquistarlo. Nonostante abbia giocato poco durante l’arco della stagione, a giugno, Bellanova ha disputato da titolare fisso l’Europeo U21 con gli Azzurrini, nel 3-5-2 di Paolo Nicolato, e si è rivelato cruciale. Ha infatti segnato il gol fantasma contro la Francia (non convalidato per via dell’assenza della goal-line technology) e nel 3-2 contro la Svizzera ha pennellato due cross perfetti, su cui successivamente sono arrivati i gol.


Come vediamo dalla sua heatmap, Bellanova ama spingersi molto in avanti, conducendo palla al piede (4,24 corse progressive ogni 90’), grazie alla grande rapidità di cui dispone. Dalle seguenti foto lo vediamo proiettarsi da una parte all’altra del campo in pochi secondi.

Inoltre l’ex Cagliari è abile anche nel dribbling e nei cross, caratteristiche che, una volta arrivato sul fondo, lo rendono quasi letale. Se si riuscisse a farsi coinvolgere più spesso durante le manovre offensive, potrebbe far risaltare queste qualità con maggiore continuità.


Perché ho detto quasi letale? Perché nonostante sia un bravo dribblatore, è un po’ troppo prevedibile, visto che sceglie sempre il piede destro per crossare. Il rischio è che, con tutti questi traversoni con il piede forte, gli avversari possano prendere piuttosto facilmente le misure. Quando va sul sinistro, invece, Bellanova opta molto spesso per lo scarico su un compagno vicino.

Bellanova viene coinvolto raramente in fase di costruzione, poiché non è molto efficiente quando si tratta di sviluppare il gioco. Infatti, quando si abbassa per ricevere, tenta quasi sempre il dribbling, prendendosi a volte dei grandi rischi.

Nonostante sia alto 190 cm, Bellanova non è avvezzo ad incornare i cross che arrivano dalla sinistra, infatti in carriera ha segnato solo un gol (proprio al Torino). All’Europeo U21, ne aveva segnato un altro, che però non è stato convalidato. Se Juric riuscisse a migliorare i suoi tempi di inserimento sul lato debole, qualche gol in più potrebbe tranquillamente segnarlo.

Passiamo alla fase di non possesso, dove Bellanova presenta più di qualche difetto. In pressione alta, l’esterno è un giocatore efficace, seppur possa ancora migliorare, come vediamo dall’immagine proposta di seguito.

Nella difesa posizionale, invece, Bellanova presenta diverse carenze. Pur non disdegnando nell’1vs1 – all’Europeo ha subito 0 dribbling, mentre all’Inter ne subisce 0,3 a partita, e al Cagliari ne subiva 0,7 a partita – pecca nel posizionamento e va in difficoltà nelle letture difensive.

Anche nelle chiusure sul lato debole è in ritardo molto spesso, ma la grande velocità di cui dispone lo aiuta a fare dei recuperi difensivi eccezionali (si vedano le due slide qui sotto).

In definitiva possiamo dire che Bellanova è il giocatore che serviva al Torino: è dotato di una velocità fulminante, di un buon piede per crossare, e di un dribbling repentino (seppur scelga sempre di andare sul destro). Se il mister riuscisse a liberarlo da compiti di costruzione in fase di possesso, facendo risaltare la sua rapidità, i granata avrebbero un giocatore ottimo nell’attacco della profondità, fondamentale mancato invece nella scorsa stagione. Rispetto a Singo, Bellanova è meno bravo nell’attacco del lato debole, ma può ancora migliorare sotto questo aspetto, dato che è già dotato di una grande struttura fisica. In fase difensiva presenta varie lacune, ma con la guida di un allenatore come Ivan Juric, che ha una cura maniacale per la fase di non possesso, non può che migliorare.

Tutte le grafiche sono opera di Francesco Bonsi. Si ringrazia Francesco per l’ottimo contenuto.

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