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Italiano: “Abbiamo fatto rientrare noi il Lecce in partita. Non esiste, dobbiamo toglierci questo difetto”

Italiano: “Abbiamo fatto rientrare noi il Lecce in partita. Non esiste, dobbiamo toglierci questo difetto”

Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Italiano, ha così parlato dopo il pareggio maturato con il Lecce per 2-2, dopo aver chiuso la prima frazione di gioco in vantaggio per 2-0: “Cosa è successo nel secondo tempo? Abbiamo fatto rientrare noi in partita il Lecce dopo averlo messo alle corde e rischiando di aver fatto tre-quattro…

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Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Italiano, ha così parlato dopo il pareggio maturato con il Lecce per 2-2, dopo aver chiuso la prima frazione di gioco in vantaggio per 2-0: “Cosa è successo nel secondo tempo? Abbiamo fatto rientrare noi in partita il Lecce dopo averlo messo alle corde e rischiando di aver fatto tre-quattro gol nel primo tempo. La responsbailità è tutta nostra, abbiamo abbassato la guardia e subito due gol con due palloni persi in mezzo al campo. Sono amareggiato, dobbiamo toglierci questi difetti: perdiamo punti e non vinciamo partite, l’ho detto anche alla squadra. Non esiste: un tiro subito a Genova, gol, zero a Vienna e gol, oggi due tiri e due gol. Non è possibile. Bisogna aggiustare questi difetti”.

Poi ha proseguito parlando dei singoli, partendo da Riccardo Sottil: “Faccio un esempio: l’ultima squadra che ha vinto lo Scudetto quando entrava in area faceva gol e aveva in Kvaratskhelia e Osimhen due che indirizzavano le partite. Cinismo e concretezza fanno vincere le partite, se non la mostri e la crescita non è costante, senza il killer instinct o ci lavori da mattina a sera e ti metti in testa di diventare un campione, o sprecheremo opportunità come oggi. Lui stesso aveva palloni per fare gol o mandare in porta i compagni, mi dà fastidio non essere stati velenosi sotto porta. Non era in buone condizioni e ora sta ricominciando a sgasare, ma deve crescere anche lui. Non è un attacco, lo sto spronando. Perché poi dai colpa alla difesa ma prima avevi avuto venti palle per fare gol”. E sui nuovi: “Bene Beltran per sessanta minuti. Era uno di quelli ancora col fiatone, ma ho voluto schierarlo perché è giusto ruotare. Penso abbia fatto sessanta minuti alla grande, mi piace il carattere e la voglia di attaccare la profondità e sradicare palloni che ha. Christensen era incolpevole sui due gol, ma mi è piaciuto. Se era un mostro parava questi due tiri, ma all’incrocio neanche il miglior Buffon. Mi è piaciuto Parisi e lo stesso Infantino quando è entrato. Siamo a inizio stagione, può capitare una partita del genere, l’avversario era in grande fiducia. Fino ai loro gol ero contento”.

Infine: “Alla prima partita si è vista una grande Fiorentina perché con tre tiri ha fatto tre gol. Questo ammazza le gare e fa la differenza: ci metto però il caldo che c’era e la partita giocata giovedì. Ho voluto gestire e tutelare quei giocatori che possono darci qualcosa: Duncan, Arthur, Bonaventura… Volevamo fare gestione e non ci è stato permesso. Ora lavoriamo su questi difetti, lo dico a me ma anche ai ragazzi. Chiedo loro una mano”.

Foto: Instagram Fiorentina

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Alfredopedulla.com

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