Il gol di Miranchuk a Firenze: la lavagna tattica della rete dell’anno

La perla del russo al Franchi è stata votata dai nostri seguaci su Instagram come il gol più bello della stagione. L’analisi tattica dell’azione

Illustrazioni a cura di Francesco Bonsi

I colpi da biliardo di Miranchuk e Vlasic contro il Verona, il missile Radonjic con il Cittadella, la serpentina di Karamoh contro il Bologna… Sono molti i gol di pregevole fattura segnati dai giocatori del Torino nel corso della stagione e spesso portano la firma dei trequartisti. Negli ultimi giorni tramite un sondaggio sulle Instagram Stories, avevamo chiesto ai nostri seguaci (LINK ALLA PAGINA) di votare la rete più spettacolare dell’anno. La sfida si è rivelata combattuta e, alla fine, ha visto prevalere la perla di Miranchuk contro la Fiorentina. Con il prezioso aiuto delle lavagne tattiche realizzate da Francesco Bonsi, analizziamo l’azione del gol che è valsa la vittoria del Toro al Franchi dopo 47 anni.

Minuto 32′ di Fiorentina-Torino, la viola è in possesso del pallone e cerca di uscire dalla morsa dei granata, che hanno iniziato con grande grinta la partita. Bonaventura, Biraghi e Duncan creano un sovraccarico laterale sulla sinistra, ma Singo, Miranchuk e Ricci chiudono ogni linea di passaggio ad Amrabat.

Il regista marocchino, a questo punto, preferisce non appoggiare la palla sui due centrali – Igor e Milenkovic – e opta per un cambio di gioco diretto sulla fascia opposta, dove sarebbe libero di controllare e spingere l’azione il terzino destro, Venuti.

Il lancio di Amrabat è fuori misura e cade preda di Vojvoda, che avvia la transizione positiva. Dal frame sottostante si nota la grande prontezza della linea mediana del Torino, già proiettata nella metà campo della Fiorentina per creare superiorità numerica: Vlasic si allarga sulla sinistra, Ricci, Adopo e Miranchuk offrono la soluzione centrale, mentre Singo resta in posizione arretrata per coprire la salita di Vojvoda.

Vojvoda sceglie di prendersi tutto il campo che può, schiacciando così Bonavenutra e Amrabat quasi sulla linea dei difensori. E’ in questo frangente che si creano le giuste condizioni per il gol. Il primo a muoversi è Seck, che taglia in area di rigore per suggerire il passaggio filtrante. E’ in realtà una mossa che destabilizza i viola e che libera molto spazio sulla trequarti di destra, dove sono in arrivo sia Miranchuk che Singo. Ora è importante non sbagliare la scelta. E Vojvoda non la sbaglia.

Arrivato al limite dell’area, il terzino kosovaro ha ormai una sola opzione: il passaggio a Miranchuk sulla destra. La finestra per l’assist è piuttosto larga, ma serve il giusto tempismo per evitare che l’accorrente Duncan intercetti il pallone. Miranchuk esige il pallone sui piedi e viene accontentato.

Il trequartista russo ha ora il compito di concludere l’azione. Biraghi infatti resta staccato e gli concede troppo tempo per controllare il pallone, anche perché è preoccupato dalla contemporanea salita di Singo, che, solissimo, si sta catapultando in area. Ma la corsa dell’ivoriano è un bluff, Miranchuk non lo guarda neanche, perché ha già in mente di tirare.

La tavola è apparecchiata, ma serve una pennellata d’autore per finalizzare. Presto fatto: stop con il destro, due tocchi col mancino e poi il tiro, praticamente da fermo. Il pallone passa in mezzo a Amrabat e Biraghi e va a infilarsi alla destra di un immobile Terracciano. E’ il terzo gol del talento in prestito dall’Atalanta, che poco più di due settimane prima aveva raddrizzato la gara con il Verona con un altro gioiello dei suoi. Ma quello che stende la Fiorentina allo stadio Franchi vale una vittoria dolcissima, che lancia il Torino in settima posizione, in piena corsa per l’Europa.

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