L’allenatore del Torino Paolo Vanoli è atteso presso la Sala Conferenze dello stadio Grande Torino per presentare la sfida con il Cagliari valevole per la 22esima giornata di campionato. Si gioca domani alle ore 20.45.
Paolo Vanoli è arrivato nella Sala Conferenze, cominciano le domande dei giornalisti presenti
Vanoli, come arriva il Toro alla sfida con il Cagliari?
“Bene, abbiamo recuperato gli squalificati e Sosa, la sua era solo una tacchettata. Indisponibili restano Ilic e Vojvoda”.
Arriva il Cagliari di Nicola, come si affronta?
“Dobbiamo raggiungere il prima possibile i punti che ci servono. All’andata abbiamo espresso un ottimo calcio, ma il Cagliari nelle ultime tre partire ha fatto molto bene, da quando ha cambiato modulo gioca meglio, è temibile, si vede che in questi anni sono stati abituati a giocare per il punto. E’ forte dai cross laterali e sulle palle inattive, hanno giocatori di cattiveria da dentro l’area. Dobbiamo stare attenti, è in salute. Ma guardiamo a noi stessi, sfruttiamo il fattore casa”.
Cosa è cambiato dall’andata?
“Quando guardo le statistiche non guardo gli altri, ma penso solo a migliorare i miei. Ma è anche vero che senza Zapata abbiamo avuto difficoltà nel creare occasioni e poi a concretizzare, ma la strada è giusta”.
Come si batte il Cagliari?
“La prestazione deve essere al primo posto, poi all’interno della partita ci sono più sfide. Devi saper soffrire e battagliare, poi arriva la strategia. Senza prestazione alla lunga puoi solo peggiorare. Sappiamo i loro pregi e difetti, hanno prestanza”.
Il Torino deve saper aspettare domani?
“Deve capire il momento, una squadra deve saper interpretare i momenti della partita, c’è quello per pressare alto e quello per chiudere gli spazi ed essere compatti. Le grandi squadre lo fanno”.
Qual è il Toro migliore?
“Da un mese la squadra ha la mia fame e il mio carattere. A Firenze siamo stati lucidi anche nell’ora di gioco in 10, è stata una soddisfazione anche per me. Quando ho visto la squadra lucida ho potuto rischiare. Oggi dobbiamo essere più cinici, ci manca la vittoria con il Parma per le occasioni avute”.
Vlasic ha detto che lo spogliatoio è più unito che mai…
“E’ una grandissima soddisfazione, volevo proprio questo, l’unità. E’ un messaggio anche per i tifosi, solo così si può riconquistare la nostra gente, dovevamo essere prima noi a far vedere di essere una squadra con un cuore e che sa battagliare. Purtroppo questo è avvenuto attraverso tanti processi, c’è tanto da lavorare, ma oggi vedere questi ragazzi insieme per un unico obiettivo è un piccolo passo”.
Chi gioca al posto di Vojvoda?
“Pedersen a Firenze non ha giocato perché ha avuto un problema, ma quel ruolo lo sa fare bene”.
Mercato?
“Non ne voglio parlare, vi stoppo subito, non voglio neanche commentare ciò che ha detto il presidente. Devo guardare alla partita, per noi contro il Cagliari ci sono in ballo punti fondamentali”.
Sanabria?
“E’ un giocatore del Toro, se deve entrare può farlo, come Tameze. E’ la stessa cosa. Ho detto solo una cosa un mese fa: abbiamo bisogno del sostituto di Zapata. Detto questo, spero che Tonny domani possa risolvere il match con una grande partita”.
Adams sta soffrendo come unica punta…
“A Firenze ha fatto una grandissima prestazione, davanti con il Toro in 10 ha tenuto bene il reparto, sta capendo anche i cambi di gioco. Non solo a Firenze ha fatto una grandissima partita, è un nostro punto di riferimento. Se dovesse giocare Vlasic puoi fare anche il 4-3-3, anche in Inghilterra ha fatto la prima punta. Ma sono sempre convinto che con una punta di riferimento lui e Tonny possano esprimersi meglio. All’inizio con Zapata era così. Il mio lavoro è di mentalità per mettere in campo i giocatori di qualità, ma devono capire che devono fare anche la squadra difensiva. E’ un processo che va affrontato, più di una volta ho penso di giocare con i giocatori più offensivi”.
Perché avete fatto così fatica in casa?
“E’ sempre un aspetto di quando sei ansioso, ma penso che il bivio non sia nelle prestazioni, adesso contro il Cagliari abbiamo l’opportunità contro una diretta concorrente per la salvezza. A volte in casa non hai pazienza e serenità, il pubblico ti spinge, ma contro il Parma è mancato solo il gol”.
Karamoh può essere un esterno nel centrocampo a 5 in futuro?
“Ho avuto la fortuna di stare in grandi club, come l’Inter con Conte. Perisic il primo anno non ha creduto in quel ruolo, è andato in prestito al Bayern. Tornando è diventato uno dei quinti più forti. Anche Politano è un altro esempio, a Napoli ha vinto lo scudetto e si è sbloccato. Per me è una questione di mentalità, più che di caratteristiche. Voglio cambiarla a questa squadra. Vlasic può fare più ruoli… Karamoh in quel ruolo ci può stare, può fare tutto. E’ lo scatto mentale che conta. Le grandi squadre hanno questo”.
Ilic?
“Bisogna vedere cosa vuole fare da grande, lui dice che vuole fare il calciatore, ma deve dimostrarlo in campo e nell’allenamento. Io ogni giorno arrivo alle 8 e vado via alle 20 perchè voglio migliorarmi. Lui? Lo dico anche ai miei figli: cosa volete diventare da grandi?”.
Nicola lo conosce?
“E’ un ottimo allenatore, ha fatto salvezze incredibili. Amici fuori, ma quando inizia la partita… Non mi fate passare per… Io sono sempre stato nella mia area”.
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