L’ex direttore sportivo del Torino Fabrizio Salvatori ha concesso un’intervista a Tuttosport: è stato il primo uomo mercato di Urbano Cairo quando ha acquisito il club nel 2005. Con lui, e De Biasi in panchina, è arrivata subito la promozione dei granata in Serie A. Ecco le sue parole.
“La promozione in Serie A è stata magnifica, come il lavoro con l’avvocato Trombetta, un professionista esemplare, e con De Biasi, allenatore bravissimo. E’ stato tutto molto bello, se non fosse per i troppi battibecchi con Cairo. Quando il campionato cominciò ebbi già da discutere con il patron, mi apostrofò perché non condivideva il mio operato, ogni tanto Cairo diventa sgradevole nei modi, mi calmò De Biasi. Ma Cairo è una persona molto intelligente, avrebbe potuto tranquillamente creare un’Atalanta o una Fiorentina, ma non sono arrivati risultati degni di una vera crescita e adesso possono sembrare persino 19 anni vissuti alla giornata. Peccato, ha perso una grande occasione”.
“Cairo credo che abbia sempre pensato che fosse sufficiente costruire qualcosa di bello e duraturo con poco, che fosse sufficiente quello che dava, ma inevitabilmente si è verificato il contrario. Cairo nel calcio delega poco o nulla, ancora adesso vuole controllare tutto, per lui la strada giusta è quella dell’uomo solo al comando: un limite. Il 1° dicembre supererà Pianelli? Gli darà un orgoglio immenso, ci tiene tantissimo: credo che se mai volesse vendere la società lo farebbe sicuramente dopo. Secondo me ci sta pensando alla possibilità della cessione, se già non sta facendo operare qualcuno sottotraccia per lui. Le smentite? Sono normali”.
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